Dal settembre 1943 al 25 aprile del ’45 Milano fu sotto l’occupazione nazifascista, mentre veniva bombardata dagli americani e dagli inglesi.
La Pirelli fu uno degli obiettivi più colpiti. Gli operai Pirelli capirono di dover sabotare la produzione di materiale utile all’esercito tedesco. Scioperarono, scioperarono per il pane che mancava e per dimostrare al mondo il loro coraggio, il desiderio di libertà. Molti finirono in carcere. Il 23 novembre 1944, dopo la proclamazione di un ennesimo sciopero, le SS fecero una retata e arrestarono in modo casuale 183 operai, 167 dei quali furono deportati nei lager nazisti. 25 non tornarono.
Oggi, all’interno di un cortile della fabbrica Pirelli, in viale Sarca 222, c’è una targa commemorativa. L’Anpi (associazioni nazionale partigiani d’Italia) di Pratocentenaro della zona 9, guidata con orgoglio dalla sua presidente Inge Rasmussen, che ogni 25 aprile, giorno della Liberazione, compie un percorso posando corone nei punti dove morirono per i bombardamenti o per le fucilazioni operai e donne, vorrebbe trasferire la targa all’esterno dell’edificio e realizzare davanti alla stazione Greco Pirelli un monumento, chiedendo la collaborazione degli studenti dell’Accademia di Brera per il bozzetto e il progetto. Così questa testimonianza potrebbe essere visibile per tutti. L’azienda Pirelli è pronta a collaborare. Quartieri Tranquilli si adopererà perché questo avvenga.
Ieri siamo stati, noi di Quartieri Tranquilli, tutto il pomeriggio alla Bicocca. Abbiamo incontrato il mondo del Volontariato del quartiere e Antonella che lo coordina. E’ stato un incontro emozionante. La Bicocca ci è parsa aperta e generosa, bisogna che la città lo sappia.