Non è un periodo facile. Il cambiamento annunciato non c’è stato, almeno non ancora. Lavorare è sempre più difficile. Si fa fatica a parlarsi, a rispondersi, a sognare. Si fa fatica a concretizzare i sogni. Ma nella confusione, forse c’è ancora posto per immaginare una città diversa. Più tranquilla, più solidale. Stiamo tessendo i fili, con pazienza, a volte con timore, sempre con entusiasmo. Il tappeto svela a poco a poco il suo disegno, tra telefonate, riunioni, email, incontri, adesioni inaspettate e nuove energie. La confusione pian piano si incanala e lascia affiorare i suoi colori. La sentite anche voi? Come la gestite? Ne vedete il lato positivo?
Oggi, ho incontrato Paolo, un ragazzo di 28 anni che mi ha raccontato una idea. Lui sta tentando di iniziare con la telematica e sogna un luogo dedicato hai giovani con idee che si incontrano fra loro per parlare delle loro iniziative. Era una brutta giornata, mi sembra meglio.
Forza ragazze, sarà un’avventura faticosa, ma piena di soddisfazioni.;) é dal caos che nasce l’ordine del mondo!
E’ vero però anche il contrario, come insegna il principio di entropia, che grossolanamente ho inteso essere lo stato primordiale verso cui tutto tende a ritornare?
Anny, ma allora è così che si spiega il caos nella mia borsa? 😉