La geometria di Miriam è di quelle difficili. L’amore si mescola con il dolore, la creatività con la prigione in cui è costretto a vivere il marito Pietro, dopo un tragico incidente, l’infanzia e l’adolescenza delle due figlie con la voglia di vivere di lei, Miriam, una donna in bilico sul filo di un’estate. La luce del Salento si mescola al fumo di Londra, le vigne delle Langhe agli orizzonti aperti e finalmente liberi del Portogallo, in un romanzo a mosaico in cui tutte le tessere – i luoghi, le voci narranti, i punti di vista – si compongono a formare un viaggio di formazione alla ricerca dei sentimenti più autentici, che parlano di noi.