Lungo la statale Umbro-casentinese

di

scarzuola1

Un itinerario facile e alla portata di tutti e al tempo stesso ricco di suggestioni per chi parte da Roma.

Inizia  con una classica sosta a Orvieto che però tra lo splendore del Duomo, il fenomenale Pozzo di San Patrizio,  l’originale  funicolare( che fino a qualche tempo fa funzionava solo con il peso dell’acqua) , vicoli e piazze del centro storico, botteghe di artisti ( come il maestro del legno Michelangeli)  già vale un viaggio  (basti pensare che nella centrale piazza del popolo,  una grande chiesa sconsacrata è stata destinata a diventare una originalissima  catttedrale della musica jazz con raccolte di cd e vinili e grandi foto di musicisti altrove introvabili).   Ma l’avventurosa gita continua  puntando verso nord.

Lungo la statale Umbro-casentinese,  all’altezza  di Città della Pieve, dove nei bar e nei locali rimangono tracce del magico momento di gloria quando la cittadina  (patria per altro del Perugino e set a suo tempo dei film dei fratelli Taviani)  fu scelta dalla  troupe della serie tv Carabinieri.

Si imbocca qui la strada che da Monteleone  attraversa prima Monte Gabbione,  poi Monte Giove,  circonda il minuscolo e panoramicissimo borgo di Greppolischieto,  scelto come buen retiro dalla famiglia  Fendi,  per perdersi tra uliveti e boschi di querce. Qui improvvisamente un altro miracolo: dietro le mura dell’antico convento della Scarzuola fondato dallo stesso san Francesco nei suoi vagabondaggi  tra Umbria e alto Lazio e intitolato  alla povera erba che si trovava nella zona, si nasconde una vera e propria perla. Una intera città ideale  pensata e realizzata nella prima metà del 900 da un fantasioso architetto milanese Tommaso Buzzi (e ora gestita per le visite dal nipote Marco Solari)  che comprende tra citazioni di pietra di celeberrimi monumenti anche una mezza dozzina di veri teatri all’aperto,  torri di Babilonia,  simboli massonici,  mega statue di nudi,  percorsi iniziatici… davvero un luogo imprevedibile e fuori dal comune.

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