Ci sono due storie che dovrebbero farci riflettere, che dovrebbero darci la portata di cosa significhi, in questa società, la comprensione, la solidarietà e la cosiddetta “umanità”. Due storie di disabilità, due storie di creatività, perché se sei disabile il mondo te lo devi inventare tutti i giorni. Un mondo fatto di regole, rigide e spietate, come quelle della natura e quelle dell’uomo. Una natura che non ha permesso a un giovane delfino, affetto da una malformazione alla spina dorsale, di star dietro al suo branco, e delle regole umane che non permettono ad un giovane ragazzo down di diventare cittadino italiano.
Il riconoscimento della cittadinanza italiana per un ragazzo straniero, nato e cresciuto nel nostro Paese, è un diritto, ma lo è molto meno se affetto dalla sindrome di down. Questa la storia di un ragazzo albanese di 18 anni, nato e cresciuto in Italia, che per la sua disabilità non può prestare giuramento come italiano. “Lo scoglio – spiega l’avvocato della Lega per i diritti delle persone con disabilità, Gaetano De Luca – “sta proprio nel giuramento, passaggio ritenuto imprescindibile per un diciottenne straniero nato in Italia che vuole diventare italiano”.
Ma se la legge umana è rigida, un insegnamento ci arriva dalla natura. Il giovane delfino con la spina dorsale a “S” è stato adottato da dei capodogli, un fatto eccezionale e inspiegabile secondo i ricercatori. E’ la prima volta, infatti, che questi grandi cetacei instaurano un rapporto con quelli più piccoli anche perché, secondo Monica Almeida, “i capodogli hanno buone ragioni per non farsi piacere i tursiopi, dato che quando sono a caccia i delfini molestano spesso i loro cuccioli”.
Se la legge della natura, ancora una volta, stupisce per la sua imprevedibilità, quella umana indigna per la sua rigida stupidità. Ma si sa, la legge è uguale per tutti, o quasi.
Cara Giordana, che triste constatare che il limite dell’incoerenza possa intervenire in una cosa così semplice. Un giuramento…mah, il problema è che i nostri legiferatori e i nostri politici hanno solo la pesantezza dei capdogli !!
Quanto è vero Andrea! La legge è uguale per tutti? Così dovrebbe essere, ma purtroppo non è così, o meglio, lo è quando non puoi difenderti dalla sua stupidità.