Arriva il freddo, la crisi rende sempre più insostenibili i costi dell’energia e gli italiani si danno alla stufa. O ad un più romantico camino, a seconda delle possibilità. È quanto emerge da una ricerca della Coldiretti in cui si evidenzia che sono oltre sei milioni le stufe e i camini accesi su tutto il territorio nazionale.
E non solo: secondo i dati Istat relativi ai primi sette mesi del 2012, i carburanti alle stellehanno fatto registrare anche un aumento record del 26 per cento delle importazioni di legna da ardere. Dimezzato invece, nell’arco di dieci anni, il consumo di gasolio da riscaldamento.
Il ritorno alle stufe e ai camini dimenticati testimonia non solo un crescente interesse verso questa forma di energia, sostenibile dal punto di vista ambientale e competitiva sul lato economico, ma anche una vera e propria rivoluzione tecnologica che, data la domanda, punta a migliorare ogni giorno di più l’offerta di stufe a legna, caldaie e pellets.
E proprio qui, spiega la Coldiretti “l’industria italiana mostra la sua competitività soddisfacendo oltre il 90 per cento della domanda sul mercato interno, mentre destina quasi un terzo della produzione nazionale alle esportazioni”.
”L’Italia – continua la Coldiretti – è diventata il primo importatore mondiale di legna da ardere nonostante la presenza sul territorio nazionale di 10 milioni e 400 mila ettari di superficie forestale, in aumento del 20 per cento negli ultimi 20 anni. I 12 miliardi di alberi che coprono oltre un terzo della superficie nazionale costituiscono il polmone verde dell’Italia con circa 200 alberi per ogni italiano”.
In città un camino è un lusso per non molti…io ho risolto con un camino al bioetanolo, certo di design moderno, il suo lavoro lo fa bene, a basso costo, senza tralasciare ne l’estetica ne l’ambiente. Facilmente spostabile, senza dispersione di alcun genere ne fumi, ne odori ne inquinamento e con un una capienza di 8 ore. Sono soddisfatta. CC
Fantastiche le stufe a legna, di ghisa meglio perchè scaldano bene, ma anche perchè ci si cucinano cibi buonissimi! 😉
Cmq sia speriamo di non ridurci a bruciare i mobili di casa, perchè in genere questa tendenza a stufe e caldaie a pellets è una questione di risparmio portafoglio, e non un alto interesse all’ambiente e alla tecnologia. Infatti nei paesini di collina son tutti, e da sempre, provvisti di stufe e camini, non perchè belli e caratteristici, ma perchè scaldarsi con calderina costerebbe ‘na cifra stellare!