Claudia Gian Ferrari si è spenta nel 2010: il Museo del Novecento (via Marconi, 1) la ricorda allestendo al piano terra la mostra “Collezionare il Novecento. Claudia Gian Ferrari, gallerista, collezionista e storica dell’arte”. E così i linguaggi, le espressioni e i concetti del secolo scorso sono ripercorsi da alcune opere – donate dalla famiglia – di artisti tra i quali Mario Sironi, Filippo De Pisis, Arturo Martini, Lucio Fontana, Giulio Paolini e Piero Manzoni oltreché da una selezione di cappelli e di abiti di Issey Miyake e da alcuni preziosi documenti, come una lettera del novembre 1982 indirizzata a Indro Montanelli.
Altro bell’omaggio al quarto piano del Museo: “Programmare l’arte. Olivetti e le neoavanguardie cinetiche” ricorda l’esposizione curata da Bruno Munari nel 1962 nei negozi Olivetti di Milano e Venezia attraverso le opere cinetiche ricche di illusioni ottiche, percezioni e movimenti create dagli artisti del Gruppo N e del Gruppo T. Alcuni filmati, una selezione di testi e manifesti, un cortometraggio e altre testimonianze completano il percorso che risulta moderno oggi, figuriamoci cinquant’anni fa.
Tutte e due le mostre proseguiranno fino al 3 marzo 2013.
Per gli orari, i prezzi dei biglietti e altre notizie: www.museodelnovecento.org