“La sintonia che unisce nonni e nipoti fa convergere i loro sguardi verso un futuro incontaminato, carico di attese e di possibilità. Accanto a un bambino che cresce non c’è posto per la vecchiaia.”
Così Silvia Vegetti Finzi ci racconta, in un libro p&œlig;tico, saggio, divertente e commovente al tempo stesso, come sono cambiati i nonni e come sono cambiati i nipoti. Per farlo, ci racconta come sono le nuove famiglie, le loro speranze e le loro radici. E, così facendo, parla a tutti, a anche a chi non è nonno né mai lo sarà. E' un racconto appassionante, che ci ricorda come eravamo, e ci fa sognare come saremo, domani. La “nonnità” è un dono improvviso, un trepido augurio di speranza. Con un bambino tra le braccia il mondo nasce un’altra volta e ricomincia da capo. Rallegrati da un’estensione di gioventù, i nonni tornano fanciulli per crescere insieme ai nipoti, per cambiare con loro. Meno ambiziosi dei genitori, alleggeriti dall’obbligo di educare e dalla fretta di vivere, si concedono il lusso di giocare, di raccontare, di “perdere tempo”, ricambiando la società dell’efficienza con la moneta della libertà, la potenza della gioia, la forza delle radici. I nonni, lievi e disinteressati, amano i loro piccoli per quello che sono, non per quello che potrebbero essere. E, guidandoli delicatamente nel cammino della vita, lasciano il loro segno nella storia del mondo.
Nuovi nonni per nuovi nipoti è in edicola in questi giorni, allegato al Corriere della Sera.
che bello! non vedo l’ora d leggerlo. ieri ho letto su fb un post di una ragazza giovane che mi è molto piaciuto: non ho figli, ma ho molti bambini. lei è una ragazza un po’ rude nei modi, che con grande cuore e nessuna “retorica” si occupa di bambini di detenute, forse ci sarà anche nonnità in questo senso in futuro?
Hoi hoi, ormai l’ho perso… peccato, avevo dei nonni a cui regalarlo, forse capirebbero la gioia che danno i nipotini ed inizierebbero a viverli, invece di fare i refiosi coi musi lunghi per la qsiasi.