“Se tracci col gesso una riga sul pavimento,
è altrettanto difficile camminarci sopra che avanzare sulla più sottile delle funi.
Eppure chiunque ci riesce tranquillamente perché non è pericoloso.
Se fai finta che la fune non è altro che un disegno
fatto col gesso e l’aria intorno è il pavimento, riesci a procedere sicuro su tutte le funi.
Ciò che conta è tutto dentro di noi; fuori nessuno può aiutarci.
Non essere in guerra con te stesso: così… tutto diventa
possibile, non solo camminare su una fune, ma anche volare”.
“Se aveste fede quanto un granello di senapa, potreste dire a questo gelso “Sràdicati e vai a piantarti nel mare, ed esso vi obbedirebbe!” Vangelo di Luca. Non ci trovi delle assonanze Silvia?
Personalmente non trovo il sillogismo… Tra una fune vera ed una fune finta, quello che aiuta l’equilibrio è la base. E’ molto più semplice andare avanti con il finto vuoto che con quello vero, infatti oggi molte persone son ferme o tornano indietro, perchè senza stabilità si casca!
Un aggancio più che stimolante, il tuo, Anny! Avventurarsi nei messaggi evangelici è come affrontare con coraggio un mare aperto godendo dei flutti e dell’aria sferzante anzichè farsi sopraffare dalla paura degli squali, che pur vi sono; nei vangeli (per chi sceglie di apprezzarne il senso) c’è tutto quanto occorre per trovare buone risposte a buoni quesiti. Certo, bisogna crederci e come ogni insegnamento può venir letto attraversando molte strade. Il passo che tu citi ((Lc 17, 5ss) a me suggerisce che nel nostro vivere quotidiamo si possono fare miracoli come, ad esempio, sradicarci dal nostro lamentoso torpore: azione che può risultare più funambolica di un attraversamento su un cavo teso da un capo all’altro delle Niagara Falls… Liberarci dalle zavorre ci fa volare. Ecco perchè ho condiviso queste parole di Hesse al quale chiedo scusa per averlo alleggerito di una “n”.
Ciao Orcki! come va il pupo? Ha già messo qualche dentino? Un bacetto, ciao!
Come dire,dalla filosofia alla pedagogia. O alle applicazioni tecniche.
D’accordo. Ma la sostanza non cambia.