Oggi in edicola con il Corriere della Sera, Belletà, di Gustavo Pietropolli Charmet e Fulvio Scaparro.
Viviamo in una cultura che tende a trasmetterci due immagini opposte e irriducibili dei giovani: da un lato gli adolescenti angelicati della pubblicità, dall’altro un’adolescenza maledetta, suicida, perduta, della quale avere paura. Ma nulla di buono può venire dalla paura, né da stereotipi che non incontrano mai la realtà.
Charmet e Scaparro, insofferenti a tanto conformismo, parlano della “belletà” dando voce ai sognatori, agli artisti, e prima di tutto ai ragazzi, di oggi e di ieri. E li scoprono immersi nelle loro contraddizioni, creativi, affamati di miti e di storie, preoccupati di non riuscire a immaginare il loro domani. L’adolescenza non va etichettata ma va ricordata, compresa e vissuta per quello che è. A noi il compito di coltivarla nel suo bisogno urgente e profondo di inventare il futuro.