Woody Allen ci fa entrare in casa sua, ci fa vedere dove e come scrive i film, ci porta nei luoghi a lui più cari, apre cuore e testa, ripercorre la sua vita rivelando nevrosi, dubbi, fragilità, tormenti, perenni insoddisfazioni e manie. Dai ricordi dell’infanzia alla gavetta come scrittore di battute per i giornali, dagli esordi in veste di comico alle prime prove attoriali, dalla prima regia a tutte le successive: Woody è un documentario molto documentato che in poco meno di due ore costruisce un ritratto di Allen piacevole e ricco tra spezzoni di film, gustoso materiale di repertorio e interviste agli attori prediletti, ai colleghi registi, ai familiari, all’ex moglie, e ancora ai produttori e ai co-sceneggiatori.
E chi si domanda perché Woody Allen negli ultimi anni abbia girato un film dopo l’altro a scapito – spesso – del risultato finale, in Woody troverà l’attesa risposta.
Caspita, come sei severa Ilaria! Andrò a vedere così ti racconto cosa ne penso.
Concordo. Gli ultimi 5/6 film di W.A. sono inguardabili. Detto da una fan del regista.