Nel tempo di mezzo/Fois

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L’ho letto d’un fiato ed alla fine piangevo. Un trovatello friulano alla conquista della sua identità vera in Sardegna. La prima parte, quella dell’avvicinamento fisico ai luoghi degli avi, è la più densa ed introspettiva: sullo sfondo il fine-guerra con tutto il tragico strascico di fantasmi e miserie. Qui, secondo me, l’interiorità del protagonista prevale sugli avvenimenti che sta vivendo e li sostanzia. La parte centrale del suo inserimento in seno alla famiglia ed alla comunità che lo accoglie, è più scontata: l’originalità sta nel fatto che i legami di sangue si allacciano attraverso i silenzi, le intuizioni, più che con i dialoghi, in puro clima “isolano” e quindi auto-isolante. L’epilogo drammatico con le sue dipartite, costruito in parallelo con la conversione di Matteo Levi, evangelista, è un prezioso mosaico di tessere di un dolore che, antico come l’uomo, è per ciò sempre fatalmente attuale. Un buon libro, un autore capace di catturarmi e calarmi nel suo/nostro labirinto di sofferenza. Grazie Vronskj!

8 pensieri su “Nel tempo di mezzo/Fois

  1. vronskj

    E ora deve leggere ‘Stirpe’,però,che è l’antefatto. Dare dei consigli di lettura che vengono poi seguiti ad libitum,in questo caso alla rovescia, è quanto mai frustrante.

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  2. Anny ciaoooo!!!!

    Sapevo che l’avrei delusa. Ultimamente le sue risposte sono spesso ruvide, forse a causa del caldo. Attendiamo l’autunno per assaporare insieme al “novello”, anche la sua briosa…leggerezza.

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  3. vronskj

    è stato come leggere prima “Il visconte di Bragelonne” e poi “I tre moschettieri”,per finire con “Vent’anni dopo”. E si,perchè manca la terza parte,ancora nella penna di Fois.Veda poi lei come districarsi nelle cronologie, il son brioso e leggero come sempre. Anche al caldo e senza ‘novello’. Lei è un po’ anarchica,però.

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  4. Anny ciaoooo!!!!

    Anarchica mi pare eccessivo, meglio ribelle, sparigliatrice del mero ordine funzionale. Talvolta leggo il Corriere dall’ultima pagina, alla “famolo strano”.

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  5. vronskj

    Anche io leggo così La Repubblica. Ma l’esperienza dovrebbe insegnarci che le regole, e le deroghe,non si possono applicare a tutto,indiscriminatamente. Comunque,prima o dopo,mi dia la soddisfazione,lo legga…

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  6. Anny ciaoooo!!!!

    Ma le regole non son fatte per essere disattese, trasgredite? Cmq domani andrò in biblio per cercare la trilogia Canetti e Stirpe. Signor Pigmalione le darò soddisfazione!

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