La voglia di evadere me l’ha fatto scegliere. L’avevo letto da bambina, ma ora che sono adulta riscopro tutta la bellezza dei personaggi. E voi, avete mai riletto un libro dell’infanzia ?
La voglia di evadere me l’ha fatto scegliere. L’avevo letto da bambina, ma ora che sono adulta riscopro tutta la bellezza dei personaggi. E voi, avete mai riletto un libro dell’infanzia ?
Sì, due tra tutti: “Le avventure di Tom Sawyer” e “Il giornalino di Gian Burrasca”; di quest’ultimo l’ho regalato io a mio figlio dopo che ha tentato di dare fuoco all’aspirapolvere…così ho aperto il libro a caso(che già mio papà regalò a me) e trovammo insieme la seguente frase: “Mi convinco sempre più che è molto difficile per un ragazzo il prevedere le conseguenze di quello che fa, perchè anche la burla più innocente può causare a volte delle complicazioni straordinarie, che neppure a esser grandi si saprebbero immaginare”. Alla fine l’aspirapolvere fu salvo e riuscimmo anche a riderci su.
Ho riletto più volte Pinocchio traendone riflessioni sempre diverse con l’evolversi della mia età. E poi il caro vecchio “Cuore” deamicisiano, quando ho “voglia di piangere”.
David Copperfield in edizione integrale è un libro sorprendentemente ironico e positivo. Mentre ai miei tempi circolavano riduzioni per ragazzi lacrimevoli e strazianti, suffragate persino dalla versione televisiva di Anton Giulio Majano che ci mandava a letto ogni domenica col groppo in gola. Rileggetelo e scoprirete un libro moderno e divertente.
Io ho letto anche “Incompreso”… mai più, insopportabilmente triste, con quella peste di fratellino che ho odiato dall’inizio alla fine, a cui ho augurato la fine del maggiore! Ah, se quel ramo si fosse spezzato prima! Mentre ho amato la rilettura di “Favole al telefono” di Gianni Rodari.