Quest’estate prima che sia troppo caldo potrebbe essere l’occasione per scoprire un p&ælig;se assolutamente strepitoso quanto ingnoto come la Mongolia. Ci sia arriva via Mosca ma poi una volta a Ulan Bator ci si trova in un altro mondo e in grande trasformazione.
Sarebbe opportuno visitare questa antica semplice civiltà nomade prima che le scoperte dei grandi giacimenti di minerali e gli appetiti di tycoon cinesi e americani ricoprano il p&ælig;se di nuovi agglomerati urbani, mega suv e capannoni industriali, e scompaiano le jurte, i cammelli, e il placido ospitale sorriso di un popolo che comunque ricorda nei tratti e negli occhi orgoglio e geni di un grande visionario, a capo del più vasto impero terrestre della storia umana come Gengis Khan.