il mio reality diet oggi non registra nulla di rilevo, se non la spesa fatta da una fruttivendola piccina picciò, di anni 324 che parla pugliese strettissimo (ho capito solo che è di bisceglie)ed ha il negozio in una delle strade più trafficate di milano. quindi le urlavo: TRE ZUCCHINEEEE PICCOLEEE e lei diceva una roba strana, tipo CIUE’? allora indicavo con le mani. poi di nuovo UN PEPERONEEEEE PICCOLOOOOOO – CIUE’? ME LO DIA GIALLOOOOOO. sarà che urlavo ma solo lì mi sono resa conto che non so chiedere nulla di normale. il peperone: giallo, i finocchi:piccoli. i pomodori: che non pizzichino. le zucchine: chiare. la prossima volta che vado le dico: faccia lei. CIUE? FACCIAAAA LEIIII. la giornata, agitata da grandine, si è svolta tranquilla. testaroli al pesto, solito peso, non sto più a dirvelo. ah, mannaggia, il pesto di bonassola orami è davvero finito e insalata di finocchi, songino, rucola della mamma, pomodorini. a cena robiola fresca 100 g, melanzana alla griglia e una pera piccola. ragazzi, è ufficiale sto morendo di fame. e vesto i pantaloni come una settimana fa. grunt.