Nel XVIII secolo l'oppio veniva liberamente venduto dai profumieri più in voga, che lo proponevano in pilloline zuccherate. L'oppio veniva preso per facilitare il sonno, calmare i nervi o anche per lenire qualche piccola contrarietà. Le dame, purtroppo, ne facevano gran uso: madame de Deffand (afflitta da una tremenda insonnia) ne descrive così gli effetti: “Suscita allegria e riempie l'anima di speranze, anche le più lusinghiere. Ma appena il suo effetto cessa, ti precipita nel languore, nella malinconia, nel letargo. Bisogna aumentarne la dose ogni tre mesi. Fa diminuire l'appetito, danneggia i nervi. Chi ne fa uso diventa magro e giallo, e quando dal giallo di passa al verde la morte è vicina.”
Il 700 è il mio secolo preferito e non cessa mai di stupirmi. Straordinaria Francesca.