Ho appena finito di vedere un film sulla shoah, vento di primavera, più precisamente sulla deportazione di 13000 ebrei da Parigi. Commozione e lacrime accompagnano la certezza che ricordare è davvero importante. Non posso pensare che c’è chi ancora nega che sia stato commesso un tale crimine perchè la rabbia mi invade. Cerco sempre di essere c&œlig;rente, consapevole di essere una persona fortunata, tentando di non lamentarmi di inezie. Il ricordo di simili atrocità mi aiuta ancor di più ad apprezzare tutto quello che ho, anche le cose più semplici che diamo spesso per scontate, ma che tanti, ancor oggi, non hanno.
Prendo la palla al balzo. Ieri sera ero indaffarata e non avendo mai visto questo film, l’ho registrato. Mia figlia tredicenne vorrebbe vederlo, che mi consigli?
Guarda, nonostante l’argomento sia chiaramente forte, è trattato con garbo e senza eccessi di crudezza e violenza. Le scene forti sono poche, ma credo che una ragazzina di 13 sia più che pronta a vederlo e a porre le giuste domande. L’accento è più sull’unione, sulla famiglia e sulla speranza che non su quanto hanno fatto i tedeschi, anche perchè tratta del periodo di detenzione nel campo francese che non era luogo di sterminio.
La tristezza permane, ma a me è piaciuto.
Grazie Andrea! Noi in famiglia abbiam sempre parlato apertamente e discusso di tutto con nostra figlia. I racconti di parenti prelevati dai tedeschi, e la targa della fucilazione di un ragazzo davanti alla casa in collina, han sempre fatto parte del suo apprendimento sull’argomento. L’anno scorso le ho negato di vedere “il pianista”, in quanto lo reputavo troppo forte, proponendole cose più blande. Allora organizzo la serata sul divano. :)))
Una targa su un muro del ghetto di Venezia riporta dei versi, non li ricordo tutti “… nulla cancellerà i vostri morti perché le nostre memorie sono la vostra unica tomba”. Ho visto anch’io qualche film, tra tutti “La vita è bella”. @orckidia come hanno ricordato a scuola da tua figlia? Vedere può aiutare a capire, a tentare di capire.
Posso dire che mi lascia perplessa il fatto che a scuola NON ricordino, se non a quelli di terza media. Trovo questo sbagliato, soprattutto oggi che questi ragazzi hanno gran tecnologia in mano, ed essere traviati da gruppi che negano certe evidenze è molto facile. Come sempre penso che la famiglia ha un compito importante nel insegnare ai figli, coadiuvata dalla scuola sarebbe anche meglio. Con ciò non voglio dare colpi mancini a nessuno, seguono un programma stabilito… ma a volte le regole ci sono per essere infrante.
Grazie Andrea. Averti letto mi ha aiutata.
Miriam
Grazie a te Maria/Miriam
Se dovessi guardarlo ora penso che avrei bisogno di 10 pacchi di Kleenex
L’ho visto ieri sera, un film guardabile per tutti. Reno nei panni del medico credibile come sempre, e la ricostruzione del velodromo direi impressionante. Il finale romanzato m’ha lasciato un po’ così così… Di kleenex dico la verità non ne ho usati, per me, queste ricostruzioni fatte bene o male, son sempre un pugno nello stomaco, e ogni volta aumenta lo sdegno.
in effetti quello che colpisce non è il film in sè, che come vi dicevo è piuttosto leggero e con finale ottimistico, ma il pensiero molto più realistico di quello che sappiamo essere realmente successo. Comunque, e mi ripeto, anche film romanzati ma informativi come questo sono importanti per non dimenticare. Io, che ho la lacrima facile, ho pianto un po’…:-)
Ieri sera sentivo dalla Gruber il disagio che il rabbino di Roma diceva di provare vedendo certi film romanzati, comprensibile. Non ho visto il film di cui parlate voi, lo vedrò. Tempo fa mi colpì “Il nastro bianco”. Riguardo alla sciocca copertina tedesca, credo che il giornale italiano abbia perso un’occasione per tacere. @orckidia in effetti anch’io a scuola ho affrontato l’argomento solo in 3 media e al cineforum (Schindler’s List) partecipavano solo quelli dell’ultimo anno. Forse prima in effetti è prematuro, in fondo si studia il periodo storico solo in 3 media. Ben vengano però le “serate sul divano” in famiglia, prima che a scuola.
La famiglia di mio marito aiutò nel 1943 una giovane coppia in fuga e per ciò ha ottenuto il “Certificate of Honour” dallo YAD VASHEM. Ne siamo molto orgogliosi. Ricordo la cerimonia di consegna con grande commozione perchè mio marito era appena morto.
Il rabbino ha più che ragione, ed esprime il suo personale disagio, ma a volte l’eccesso di crudezza e atrocità nel riportare fatti così terribili riesce meno nell’intento perchè è tale la violenza delle immagini che non si riesce a guardarle. Invece così, specie per dei ragazzi di 13/14, è più coinvolgente senza diventare un incubo. Poi il tempo per approfondire c’è comunque e non manca il materiale storico che non smettera mai di lasciarmi attonito e disperato.
Hum… Ok lo guardo ma non da solo come mi è capitato con Schindler’s lists!!! Stavo per cenare ed ho sparecchiato senza nemmeno iniziare!
Scusa Nonti… ma sarebbe il caso di accedere a certe visioni dopo la digestione, con calma e la predisposizione giusta… Io ad esempio registro quello che mi interessa, e scelgo il momento più opportuno per “l’osservazione”.
Orky.. tu se avanti.. io è già tanto che ho una scatola con le immaginette ed il telecomando!!