Buongiorno a tutti,
volevo condividere con voi una riflessione fatta con amici recentemente.
Sono sempre stato un forte lettore, purtroppo però, temo a causa di un certo snobbismo, leggo molto poco libri recenti. Sono cresciuto credendo che fosse fondamentale leggere i “classici”. Questo mi ha permesso di leggere i grandi scrittori americani, russi, francesi, tedeschi, ecc…
Oggi però mi rendo conto di non essere a conoscenza dei nuovi casi letterari italiani e di essere alla continua ricerca di vecchi titoli.
Sicuramente devo riuscire con il tempo a colmare questa pecca, però dall’altra parte credo sia sbagliata l’abitudine di tanti giovani di leggere solo le nuove pubblicazioni senza conoscere testi che credo essere imprescindibili.
..pienamente d’accordo.. ho sempre avuto uno sguardo al passato per lettura e anche musica.
Non mi farei troppi problemi: va’ dove ti porta il cuore!
Rocco, appena arriverà un libro “giusto” il forte lettore che è in te lo annuserà. Va benissimo così.
Temo non si tratti di snobismo,ma di gusto. La letteratura ultimamente è assai contaminata da fattori economici che indirizzano in questo o quel modo il giudizio della critica. Mi e successo di leggere libri che avevano suscitato gli entusiasmi della critica e aver trovato storie mediocri scritte in maniera meno che dilettantesca. E d’altra parte credo che più si leggono i classici,anche tradotti,se tradotti bene,meno ci si accontenta di quello che passa il convento.
Per essere tale un classico deve avere dai 50 ai 100 anni dalla morte dell’autore dipende , ogni generazione ha i suoi classici: Dante leggeva i classici latini e greci, cosi come Manzoni ebbe letto Dante e così via. Anche se qualche incursione letteraria nelle loro contemporaneità l’avevano fatta, Manzoni leggeva i romantici francesi della sua epoca, come è stato scritto sopra occorre aspettare e chissà se fra cento anni Stephen King o Eco saranno considerati un classico dalle generazioni future.
Finchè ci saranno delle menti a cui verrà data la libertà di scrivere e pensare senza censure, la grande letteratura non morirà mai.( Ho fatto un copia-incolla da una discussione in merito perchè sono d’accordo)CC