Questione libri

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Dopo la nuova legge sullo sconto dei libri (non si può superare il 15% per le vendite on line) mi chiedo come facciano in altri p&ælig;si ad avere prezzi molto inferiori ai nostri. A questo punto impariamo tutti le altre lingue e ce li andiamo a comprare on line in siti stranieri? Senza contare la trita questione del costo libri scuola, cambiano ogni anno e son sempre più cari. L’Italia, patria di arte e storia, dove la cultura è preziosa… troppo costosa!

7 pensieri su “Questione libri

  1. manu52

    Forse ti riferisci alle edizioni baperback/brossura che all’estero escono contestualmente alla’edizione rilegata. Cosa impensabile da noi,dove l’edizione economica,se esce,esce due o tre anni dopo. Però so per esperienza che,ad esempio i libri inglesi sono carissimi. E anche gli e-book,che avrebbero la possibilità di abbassare i costi, sono stabili a prezzi appena di poco inferiori alla versione cartacea.

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  2. orckidia

    A volte aspettare il paperback diventa luuuunga. Allora mi rivolgo online, e acquistando circa tre libri raggiungo un tot di cifra per cui risparmio le spese di spedizione, e a conti fatti spendo sempre meno che in libreria, e per vecchie edizioni vado con mercatini dell’usato. Ma ho notato che lo stesso libro in Francia costa quasi la metà… e purtroppo non so il francese!

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  3. manu52

    …niente spese di distribuzione,ma soprattutto niente giacenze e niente rimesse! E la spesa più onerosa è proprio quella che riguarda le giacenze,con conseguente destinazione macero. Non esiste neanche più la formula remainder. Eppure…

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  4. liquirizia

    Non capisco molto di cifre e non so se davvero sia più economico leggere all’estero. Nella città in cui vivo da 10 anni (60 mila abitanti scarsi), hanno chiuso sotto i miei occhi 4 librerie storiche – non ce la facevano con l’affitto e la concorrenza di amazon. Frequento spesso la bibliotechina di quartiere per risparmiare ma quelle serrate mi intristiscono comunque.

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  5. milena1981

    Com’è triste la chiusura di una libreria! Ricordate “Gli Archivi del Novecento” dietro Palazzo Marino, con la scala che conduceva al piano inferiore e gli interni in legno? Ha traslocato in zona Parco Solari ed stata sostituita da un club di calcio. E “L’Ile de France” in via san Pietro all’Orto? Al suo posto sorge un negozio di orride bomboniere ed articoli pomposi per la casa. Amarezza e tristezza non mitigate dalla presenza dei megastore che, pur offrendo grandi spazi, sconti e molti titoli, non hanno sapore… Oddio, mi sembra di parlare come Meg Ryan in “C’è posta per te”! Forse perché anch’io coltivavo il sogno di lavorare in una libreria per l’infanzia…

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  6. orckidia

    Le librerie son sono penalizzate dai “grandi magazzini” che comprando merce in grande quantità hanno notevoli sconti che ripropongono (in maniera ridotta, ovviamente) al consumatore… come vale per tutti gli altri prodotti vale anche per i libri. Così finisce l’incantesimo di quei posti magici pieni di libri e di fascino…

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