Si commuove e piange il presidente Napolitano ricordando i giudici uccisi dal terrorismo. Si commuove e piange Robert De Niro per la standing ovation a Cannes, e dopo di lui si commuove e piange un altro duro come Brad Pitt. Si commuove e piange persino l' irridente scorza di Nanni Moretti. Sono sempilci e prevedibili segnali di vecchiaia incipiente o sta cambiando qualcosa nella testa del maschio? L'uomo che non doveva chiedere mai chiede aiuto comincia a mostrare il bisogno di lasciarsi andare e di essere persino abbracciato e consolato? Dove andremo a finire!
Silvestro Serra ci ha mandato questo inquietante – ma anche rassicurante – interrogativo. Gli uomini cominciano a piangere? Scoprono l'importanza dei sentimenti? Non si vivono più come persone che non possono mostrare le loro emozioni? Voi piangete? I vostri mariti e i vostri figli piangono? Quale è l'età in cui un bambino decide che deve differenziarsi dalle bambine: loro piangono?
La mia reazione al dolore fisico o psicologico è di paralisi totale,congelamento assoluto. Questo se la causa è grave,sconvolgente. Altrimenti ho la tendenza perversa a cercare il lato comico o ridicolo della situazione,forse per sdrammatizzare. Sono fra quelli che una risata seppellirà e mi imbarazza la gente che piange,uomini o donne che siano. Tento sempre di farli ridere e devo dire che la terapia spesso ha successo. (continua)
Comunque c’è differenza fra la commozione di Napolitano,che condivido, e quella degli attori,che si commuovono per orgoglio personale. Queste sono lacrime che appartengono solo a loro. Le altre appartengono a tutta la società civile.
Riporto una riga di quanto postato in bon ton.Se è vero che le lacrime, cibo dell’anima, consolano e purificano, il pianto condiviso o esibito ridicolizza l’individuo. Mi piacciono solo le lacrime silenziose. Io credo che una pseudo cultura imponeva al maschio di non esternare molto i sentimenti, soprattutto reprimere commozione e lacrime (roba da femminucce). Non è più così, oggi maschi e femmine esibiscono il contrapposto dei loro lati femminili-maschili. CC
Il pianto ha una funzione di potere sugli altri, forse per questo molti lo “usano”, come distinguere la commozione vera e spontanea da quella ad arte? Concordo con CC, credo alle lacrime solitarie.
Ci sono lacrime che hanno un senso altre che vengono usate per raggiungere i propri scopi…ultimamente si usano troppo e si esibiscono troppo,comunque gli uomini che piangono non mi piacciono!margherita.
Non ho mai visto mio padre piangere, raramente i miei amici – per rabbia o delusione, di gioia mai. Le lacrime forse sono un segno di debolezza, di arrendevolezza da nascondere per orgoglio. Non seguo la F1 ma anni fa mi colpì l’immagine di Hakkinen, pilota Ferrari credo, che sbagliò qualcosa uscendo di strada e perse il primo posto. Si nascose dietro un cespuglio a bordo pista e pianse – è giusto che certe lacrime siano solo private.
A me non riesce piangere. E quanto vorrei tornare bambino quando il dopo pianto, di solito per un capriccio, era una sorta di liberazione. Forse nel procedere dell’età ritroverò le lacrime. Anzi le lagrime…
A me un uomo che piange piace molto, lo trovo un gesto di forza e mi commuove.
Ha ragione Ceci, piangere è un gesto di forza. Per me piangere di fronte ad estranei è difficile è una vita che cerco di dominare i miei sentimenti. Beato chi ci riesce. Gianni
Quando mi commuovo sto attento a non farmi vedere, leggere queste righe mi aiuterà in futuro. Commuoversi non è segno di debolezza ma di di animo buono. Carmelo
Ci si può commuovere anche senza lacrime,basta un brivido o un’incertezza nella voce che si incrina.
Amo chi non si vergogna di saper piangere, uomo o donna che sia. Se ciò avviene in privato è meglio, però talvolta l’emozione è un nodo in gola che si scioglie solo in lacrime incontrollabili. Personalmente posso farlo solo davanti a chi amo. Anche nella cerimonia ufficiale di un lutto il mio ciglio resta asciutto. Il pianto per me è un dono del cielo che lenisce le ferite che non si vedono.
“Dio ha inventato il pianto perchè l’uomo (essere umano)non esplodesse”. Se è vero, un motivo ci sarà! Se poi epoche e culture assegnano significati in surplus… beh, allora non so che dire. Ci sono uomini (maschi) che non versano una lacrima in vita loro ma sono dei piagnoni pesantissimi; di contro ho visto uomini solidissimi piangere di gioia. Anche gli uomini piangono: ‘mbè? MENO MALE! sono uomini no?!
Con l’età si diventa più sensibili e facili alla commozione. Ma commuovono solo le sensazioni vere, quelle assaporate nella vita, come nel caso di Ciampi. Gianni
Piangere è un grande aiuto. Due anni fa non sono riuscita a farlo e ancora mi porto quel dolore, inespresso, dentro. Gli uomini che si commuovono mi commuovono.
.. no non piango mai, il dolore mi gela. ma la coscienza dell impotenza davanti a certi eventi o davanti all’ingiustizia mi blocca . Sento una vibrazione si’ a davanti a tenerezza e amore ,la felicità .le cose belle. e le evito.La sento anche davanti ad un animale ma questa la “posto” allo psicologo.Ogniuno pianga e preghi, libero, quando vuole lo sente.ma condivido che le lacrime sono un fatto privato, discreto.
Meno male caro anonimo… qui ormai abbiam finito i kleenex. Vogliamo dire che un tal sentimento può inumidire l’occhio, ma come ho già scritto in altra sezione, queste commozioni non le vedo, di frignoni invece si, TROPPI!
Meno male che c’è qualcuno che ci salva dal riischio di allagamento!
…l anonimo gelido sono io..ma si puo’ dinuovo postare senza l iscrizione ?… mi viene da piangere al pensiero di ritornare al periodo “paolinho”
No te preocupes, l’anonimato è concesso solo in prima.
Mica vero…io ho la firma prestampata e mica la posso nè cancellare,nè cambiare. Come la mettiamo?
Quando troppe persone pubbliche piangono più o meno nello stesso periodo la prima reazione che ho è quella di fastidio, insomma non sento l’autenticità ma l’imitazione….ma questa è appunto la mia prima reazione, perchè comunque come si fa a piangere a comando? Insomma ecco mi ritrovo davanti all’ennesima contraddizione della vita…roba da piangere! Nina
Penso che parta tutto dall’infanzia e quindi dal tipo di cultura del p&ælig;se dove vengono trasmessi i primi comportamenti che ne identificano il genere maschile/femminile. In Oriente il pianto maschile viene visto come un’espressione generosa in Occidente il pianto maschile viene visto come debolezza. Io m’intenerisco a vedere un uomo che piange e nello stesso tempo sempre più ammiro questa espressione di umanità che non va generalizzata ma va identificata