SILVESTRO SERRA – Le Marche, terra da scoprire

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Le Marche, regione sconosciuta agli stessi italiani sta diventando una delle più interessanti soprattutto per i visitatori stranieri, complici i nuovi scali low cost e l’alta qualità della vita. Secondo un recente studio le Marche sono il luogo dove si vive più a lungo in Italia. Ci saranno dei motivi. Vediamo di capire quali possono essere gli spunti per organizzare un weekend di scoperta o un viaggio di vacanza. O come fanno inglesi e tedeschi, trovare l’obiettivo giusto per acquistarvi una fattoria, un casale, un’azienda agricola. È una regione "open to change", con storia millenaria, modernità e innovazione. Legata ai propri valori e tradizioni, con alta qualità della vita e dell'ambiente.

Che cosa offre:

       atmosfera che rispetta tradizioni e passato
       tante città d'arte e borghi antichi
       varietà di ambienti, dal mare alla collina alla montagna
       manifestazioni di musica (Rossini Opera Festival), teatro, cinema e danza
       terra di artisti, p&œlig;ti, musicisti (Leopardi, Raff&ælig;llo, Rossini, Gentile da Fabriano, Bramante, Antonio Viviani)
Numerosi gli outlet di brand della moda globali come Tod's e Prada. In questo grande museo diffuso sono sparsi capolavori di Piero della Francesca e Lorenzo Lotto, Rubens e Tiziano, teatri e strade romane, botteghe di ceramica.
 
A tavola
grande varietà di piatti, secondo antiche tradizioni (dalle olive ascolane al salame spalmabile ciauscolo), 17 i vini eccellenti, tra DOC e DOCG.
Sono stati disegnati alcuni importanti itinerari enologici:
La via del Rosso Conero
La via del Verdicchio di Matelica
La via del Rosso Piceno Superiore
Ospitalità
Ci sono delle strutture di accoglienza di grande qualità:
Nell’antico borgo di Montemaggiore al Metauro
Relais 2 Campanili
albergo diffuso, con le 35 camere, recuperate tra gli edifici più belli del p&ælig;se e curate in ogni più piccolo dettaglio: pietra a vista, travi in legno, il cotto dei pavimenti, i letti in ferro battuto. Un ristorante per gourmet, una piccola Spa: Palazzo della Rovere (il ristorante ricavato in un’altra antica Abitazione)
2 Campanili Relais
Via Panoramica, 4 – Montemaggiore al Metauro (PU)
Tel. 0721892301
 
Alternativa
Casa Pazzi a Grottammare, provincia di Ascoli Piceno
Palazzo nobiliare con due giardini nel centro storico del p&ælig;se medievale e intatto, affacciato sul mare Adriatico.
Via Sotto le mura 5
tel +39 333 4240240

3 pensieri su “SILVESTRO SERRA – Le Marche, terra da scoprire

  1. matteoaragorn

    Io abito nell’entroterra pesarese, per la precisione a Urbania – l’antica Casteldurante – e, non certo per campanilismo, confermo quanto nell’articolo di Silvestro Serra. Vorrei segnalare, in aggiunta, solo alcune cose:
    – il tartufo bianco pregiato, presente in abbondanza in tutto l’entroterra (hanno rilevanza nazionale le fiere di Acqualagna e Sant’Angelo in Vado);
    – i percorsi montani per amanti di trekking e mountain-bike;
    – le botteghe di ceramiche artigianali di Casteldurante, che continuano la nostra antica tradizione rinascimentale.
    A livello gastronomico la nostra provincia si differenzia invece un po’ dal resto delle Marche ed è più vicina all’Emilia (di ciauscoli, olive all’ascolana e vincisgrassi qui nemmeno l’ombra), mentre la zona dell’anconetano è imbattibile in fatto di vini.
    Mi si permetta una piccola bacchettata all’autore dell’articolo per non aver citato Urbino!
    Infine vorrei spezzare una lancia a favore del nostro territorio che, nelle zone montane, è ancora incontaminato e costituisce una risorsa straordinaria dal punto di vista turistico, ma il cui fascino rischia di venire compromesso dal progetto di mostruosi parchi eolici e fotovoltaici.

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  2. Anonimo

    Le Marche sono fantastiche! E si mangia benissimo. Se Silvestro serra me lo permette vorrei segnalare tre leccornie: il ciauscolo, salame straordinario che si spalma sul pane, i vincisgrassi, variante delle lasagne che riprende il nome di un generale austriaco, e la cicerchiata, un dolce veramente “affettuoso” fatto con piccole palline, miele e zuccherini colorati

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  3. Anonimo

    non dimenticate il Conero e la zona dell’entroterra. Mi ricordo delle dolci colline senza ostacoli, lavorate a grano da coraggiosi trattori, il pane appena sfornato dal forno comunale del borgo di Varano, i ristorantini lungo la riva di Portonovo, i p&ælig;si a mare intatti di Numana e Sirolo, la piazza meravigliosa di Ascoli Piceno, le grotte di Frasassi..insomma mi sta tornando la voglia di passarci la prossima Pasqua, grazie!

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