Gentile Alessandra, faccio parte di un gruppo di lettura che si riunisce una volta al mese. Il libro consigliatoci questa volta è “La fine del mondo e il p&ælig;se delle meraviglie” del giapponese M.H. Io sono una buona lettrice però, stavoolta non riesco ad andare oltre le 2 paginette serali, sono a pag. 30 e sto pensando di mollare. Questo non è da me ma non riesco ad appassionarmici. Lei lo conosce? Qual’è il suo pensiero? Grazie.
Leggo parecchio -specie autori stranieri- anche se meno da quando sono sempre sul pc e spazio dalla narrativa alle autobiografie ecc.Mi piace anche rileggere gli stessi libri, cosa che trovavo insulsa fino a poco tempo fa. Ogni volta mi si apre un mondo sempre diverso da come mi ero confrontata in precedenza con lo stesso tema e riscopro nuove sensazioni. Mi piace la contrapposizione letteraria della traduzione e leggo gli stessi libri in lingua originale. Un libro che rileggo spesso è facce note di J.K. Galbraith, uno che mi ha interessata di recente è una parentesi luminosa di M. Caracciolo.CC
Cara Anny,non ti demoralizzare,i giapponesi sono ossi duri! Recentemente ho letto un racconto lungo “Il fucile da caccia” di Inone Yasushi,forse neppure 100 pagg. Sono una lettrice forte,ma ci ho messo due settimane,e sforzamdomi solo per tigna. E non è il primo libro giapponese che faccio fatica a leggere. Sarà una incompatibilità si carattere.
Grazie Manu, conosco poco, solo Banana Yashimoto però nella sua narrativa mi ci ritrovo; Murakami invece è descrittivo ma leeento, proiettato in un suo p&ælig;se delle meraviglie che mi risulta sempre più estraneo perchè ermetico ed asettico. Insomma “non mi fa sangue”. Dato che sono 500 e passa pagg. non mi va di leggerlo per tigna, chiedo lumi a chi ne sa qualcosa. Grazie.
La fine del mondo e il p&ælig;se delle meraviglie non l’ho letto, ma devo confessarvi che Murakami mi piace moltissimo. Mi avvince, sempre in bilico tra il mondo reale, riconoscibile e un universo sospeso, onirico e misterioso. Perché non provate con “Dance dance dance”?
Grazie Alessandra lo proporrò alla prossima riunione, nel frattempo mi sforzerò, scusa ma è la parola adatta, per proseguire questa lettura. Però non prometto di finirlo, sorry.
Ognuno di noi si merita il libro che sta leggendo e quindi anche la noia di doverlo finire…