Da una rapida consultazione tra i miei più assidui compagni di viaggio, rigorosamente maschi, ecco il dodecalogo delle ragazze, simpatiche, divertenti e affascinanti ma del tutto inadatte alla riuscita di un viaggio, una vacanza, una gita in coppia.
1- La procace. Quella che approfitta di ogni occasione per mettere in mostra con aria da dominatrice le sue grazie anche in luoghi e aree del mondo dove è consigliabile mimetizzarsi e rendersi invisibili.
2- La claustrofobica: da evitare soprattutto in barca, in camper e nei viaggi in luoghi e con mezzi ristretti. Ci vorrebbero ettolitri di xanax che comunque ha fastidiosi effetti collaterali.
3- La patella. Si offende e te lo fa notare platealmente e rumorosamente se la lasci cinque minuti, se ti allontani per una foto e si fa prendere dal panico se si ritrova sola circondata da indigeni e si sente abbandonata a una banda di schiavisti.
4- La disadattata. Non si ritrova più se è appena fuori dal suo giro e dai suoi riti di aperitivi, happy hour, ristorantino e hotel de charme.
5- La isolazionista. Fuori dal suo ambiente diventa improvvisamente incapace di trovare qualcosa da fare, non entra in contatto con l’ambiente e la gente circostante ed entra invece nel panico da noia e, scarsa di fantasia, non sa impiegare bene il tempo di un’attesa, di un ritardo, di una sosta. E te lo fa pesare. O si attacca al telefonino che diventa il suo filo di Arianna (e la sua copertina di Linus).
6- La schifiltosa. Ogni pietanza nuova, piatto sconosciuto, sapore insolito, è un’occasione per farle rimpiangere fragorosamente il suo tofu bio e la pasta integrale con i germogli di soia.
7- La lumaca. Porta appresso tutti gli accessori, i complementi d’arredo, i cambi di abito per tutte le possibili occasioni, barattoli formato famiglia di creme, e trucchi.
Il tutto in numerose e ingombranti valigione che rallentano il cammino, creano file al cheek-in e costringono i cavalieri a trasformarsi malgrado loro in sudati facchini.
8- La muta. Non parla una lingua straniera ma anziché sforzarsi di consultare il frasario e provare a cavarsela, ti costringe a diventare un traduttore simultaneo. E insiste con petulanza e pignoleria nell’avviare complicate trattative di acquisto nei souk, mettendo a dura prova e a verifica impietosa la tua conoscenza della lingua. “Si fa portare” e pretende che tu le faccia continuamente da guida personale e premurosa per tutti i capricci del momento.
8- La programmista. Non si discosta mai dalla tabella di marcia che ha imparato a memoria non transige sulle variazioni e si infastidisce al minimo contrattempo anche piacevole ma non scheduled.
9- La farmacista. Ipocondriaca, imbottita di medicinali, farmaci, pillole e pastiglie contro tutti i mali del mondo, i rischi di infezione e di possibile contagio. Per lei l’amuchina è più familiare dell’acqua di rose.
10- La Fregoli. Si cambia di abito con la velocità del grande trasformista. Ogni occasione diventa motivo per sfoggiare il look giusto. E una merenda nella savana ha per lei lo stesso valore di un the a Buckingham Palace. E dal sacco Vuitton sbuca sempre un inconsulto tacco 12.
11- La precisetti. Si incista e si dilunga sulle sciocchezze; precisa, sottolinea, ribadisce, ribatte e conclude senza mai mediare, sfumare, lasciar correre. Un pericolo alla stessa continuazione del viaggio.
12- La pigra. Non rispetta gli orari, ritarda gli appuntamenti, fa perdere le coincidenze, dimentica il passaporto, il bagaglio, il biglietto. E ti fa aspettare. Sempre. Per principio. Per il semplice piacere di farsi desiderare.
«Forse è meglio fare le vacanze senza donne: troppo impegnative» concludono quasi all’unanimità gli amici consultati.
E voi che ne pensate?
Che sei un grande Silvestro! Da vetero maschilista mi verrebbe da chiederti: esistono donne diverse da quelle succitate? Però che cce voi fà, a me e femmene piacciono!
Tutto molto divertente. Molte cose sono anche vere ma pienamente sopportabili per chi, invece, ha il problema opposto, cioè trovare una qualsiasi donna con cui andare in vacanza o anche semplicemente a cena…
In assoluto, comunque, la peggiore è l’isolazionista.
io non rientro in nessuna di queste categorie….quindi posso venire in vacanza? :-)))
Silvestro, sei irresistibile ma di parte. Non ti sei mai chiesto se il problema è contrario: sei tu che sei troppo bravo a viaggiare, non quella povera vittima che ti sta accanto. Che era tale e quale anche prima di partire, ma adesso ti sembra un valigia rotta, che in più parla, in italiano, a vanvera.
Matteo a settembre ti invito a cena.
Sono già in panico per la scelta di cosa indossare.
nè aggiungo 2 anche io dall’alto della mia esperienza che possono essere comprese in una delle categorie elencate:”la rompipalle”,che non perde occasione per rompere i cosìdetti a destra e a manca,la superba,che non risparmia occasione per dar sfoggio spesso stupido della sua superiorità verso tutto e tutti,tante volte dando luogo a episcodi spiacevoli che è meglio evitare”:
Avviso ai naviganti: queste categorie sono chiaramente unisex – tranne la 10, c’è chi va a cena vestito da giorno pur di fare il figo e viaggiare leggero. La mia opinione acida nasce dalla mia coda di paglia, sono 8 e 9!!!
Che lunga lista! si direbbe che lei si sia impegnato molto per formulare il dodecalogo… Ma, mi dica, se ne salva qualcuna? CHI invece, secondo Lei, sarebbe “meritevole”? Ce lo dica così cercheremo di procurarcela. Saluti!
A parte nella 10,11,12 mi sono ritrovata in quasi tutte. Che faccio mi sparo? Il fatto vero è che non mi piace rimanere da sola in un luogo sconosciuto.
Mia moglie era una grande viaggiatrice, poi dopo una depressione, molto forte, è diventata meno disponibile e più dipendente. Ritornerà tutto come prima?
Liquorizia anche io sono la 8 e la 9. Viaggiamo insieme?
@Erika, partiamo! Ci son due 8, io son la 8.2 non 8.1: parlo un po’ di inglese e gesticolo molto come un’italiana vera! E soprattutto non mi vergogno a chiedere informazioni, con un bel sorriso, quando non mi oriento o il navigatore dà i numeri (gli “uomini che non devono chiedere mai” non lo fanno ipso facto) e ho smesso di fare i capricci 20a fa!
Com’è vero gli uomini non chiedono mai informazioni. Silvestro, ogni tanto qualche interpelli qualche locale?
…ma il teletrasporto? siamo quasi nel tremila, hanno inventato un sacco di cavolate, e il teletrasporto? a quando? il mio problema è il bagaglio! Lasciatemi a casa, è meglio!
che strano, per me le donne sono le compagne di viaggio ideali: le più divertenti, coraggiose e affidabili, giocano ad interpretare il dodecalogo di sopra che -come ha giustamente detto liquirizia- è oramai unisex.
silvestro lei sembra appartenere a un’epoca passata, quando il confine uomo/donna era visibile, tangibile, e decifrabile…
si faccia prendere e trasportare al presente da quella giusta 🙂
Questo testo è un capolavoro letterario e di introspezione psicologica, nel senso che la si fa nella psiche delle donne. C’è il ritratto di “tipi” femminili e per questo ritengo che il discorso vada allargato dal viaggio alla vita di coppia, che inevitabilmente scoppia a causa di questi “tic”, alcuni dei quali possono essere propri anche del maschio.
Un uomo e una donna, dopo 100 anni di psicoanalisi, devono esigere da se stessi una buona dose di conoscenza di se stessi, anche teorica, che è conoscenza non solo della propria personalità, ma di come ci si comporta per essere persone interessanti e felici. Il fatto che oggi, come ho letto, coppie si separano dopo il viaggio di nozze, significa immaturità, ignoranza, infantismo. Riguardo al viaggio, suggerisco di andarci con donne che si conoscano, perchè non ci siano sorprese.
Secondo me, il fatto che gli sposi si separino dopo il viaggio di nozze (cosa che confermo perché l’ho letta anch’io), significa semplicemente che non avevano mai fatto prove di convivenza.
D’accordissimo con Pepas&ælig;ra , Liquirizia e Erika. Ma Serra che tipologia femminile conosce e frequenta? Le donne sono ben altro!
Conosco coppie che in viaggio è sempre lei che che parla lingue straniere, che mangia di tutto e con molta più facilità di contatto e di adattamento!
Ci sono donne raffinate, colte e interessanti. Tale ogni donna deve diventare.
non le frequento, appunto. Ricordo che il tema, cremacaramello, riguardava, giocosamente chi non frequentare in viaggio non su chi sono le donne.
ti svelo un segreto che tu sai di sapere.Esistono. Eccome. e proviamo ad andarci anche in vacanza insieme
Quelle fuori categoria e fuoriclasse, dear Ancamali, sono loro che decidono con chi andare in vacanza, n’es pas?
no cara Lina, nessuna intenzione di dare lezioni. Solo che dovendo (e potendo) scegliere con chi andare in vacanza abbiamo aperto il libro dei sogni. Il mio è quello di viaggiare con Marlene Dietrich in “Marocco”.Poi , come nei viagggi, ci si adatta e ci siarrangia sempre.
ho litigato cara Lina tante volte con la mia compagna di viaggio proprio perché chiedo sempre alle persone del luogo. Dicono, è vero, che faccia poco macho (l’uomo che non deve chiedere mai) ma io lo trovo così diretto e carico di sorprese. Spesso sono porte aperte sui luoghi, per non sentirsi sempre paracadutati.
non se la prenda Silviadelcuore. Non mi sono impegnato affatto. salvo tutte le altre mi pare chiaro. la 13 la 14 la 15… ma anche quelle che sono un po’ 1 un po’ 2 un po’3.. .ma che restano lo stesso molto simpatiche perché curiose e aperte alle scoperte del viaggiare
Certo che viaggiare da soli è più pratico …. ma che noia!!
Silver , ma sei un uomo accudente: rispondi a tutti. A parte le smorfiose, supervestite se hai una compagna di viaggio nuova quest’anno passale qualche timore. Pensa che tu in confronto agli altri sei Robinson Crosue.
non sopravviverei a lungo come Robinson, lui si homo faber. Però se arrivasse qualche bella Venerdì allora l’isola non mi apparirebbe più così deserta.
…manca la disinteressata: cioè colei che è interessata solo a comprare vestiti e bagattelle ma non a visitare un luogo di culto od un museo
…visto che per me viaggiare è divertimento anche culturale. Per fortuna ho amiche ed amici che come me amano scoprire e conoscere oltre che vedere e compare..infatti non abbiamo mai avuto alterchi..magari qualche leggero diverbio ma nulla di che nei nostri viaggi transoceanici. Anche io come Liquirizietta e tutti gli altri a venire penso che si tratti di difetti unisex, però. Per il resto ringrazio tutti coloro che dormono con me e sopportano il mio russare. 😀
lina, mi ha sempre colpito la tua prodigiosa memoria per i nomi e per i dettagli: in questo caso per le mancate risposte.. 🙂
pepas&ælig;ra, è vero, vengo da lontano, dalla giungla, di «Me Tarzan, You Jane» (ma anche in Oregon gli uomini sono ancora uomini e le donne sono ancora donne, ma quelli sono taglia boschi). Anche se egizio, capisco l’andazzo unisex. E riconosco che tanti uomini rientrano nel famigerato (gioco del) dodecalogo. Ma mi sta suggerendo di fare le vacanze con bladerunner? Spero di incontrare una cariatide che non si offenda se cedo il passo. ps.lo so, le donne sono le compagne ideali in viaggio, meno 12.
silvestro, nonostante la direzione qui nel futuro sia smaccatamente unisex, le assicuro, la nostalgia della giungla cresce giorno dopo giorno 🙂 ma il tempo non si può fermare.
la vedrei bene in vacanza con una tipo “Luise” (Susan Saradon), per rimanere su Ridley Scott..
un saluto dalla francia
au revoir!! 😀