È stata davvero una sorpresa piacevole. Ci è voluta meno di un’ora di comodo traghetto Moby, 30 minuti di curve e poi nove km di sterrato per ritrovarci dalla popolata costa maremmana di Piombino nel cuore selvaggio e silenzioso dell’isola d’Elba, in particolare nell’estremità sud orientale di Capoliveri. Abbiamo scoperto così la Costa dei Gabbiani che parte da sud dalla spiaggia del Remaiolo, gira intorno a capo Turco e a punta Galera, risale verso nord per Punta Bianca, Capo Calvo e finisce a Cala Nova con un ristorantino per cene al tramonto sulla spiaggia.
Sostengono in molti che l’isola di Napoleone sia da evitare nel pieno dell’estate, presa d’assalto com’è da turisti tedeschi e da villeggianti locali. Ma per ora la grande isola dell’arcipelago toscano ci è sembrata una meta ideale per un ricco e variegato weekend: bagni e immersioni in mare, natura da godersi a piedi, in bicicletta o in sella a 18 curati cavalli quarter horse e purosangue arabi, sui battuti sentieri, ottima cucina e la riscoperta di grandi vini dimenticati.
All’interno della Costa dei Gabbiani (all’interno del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano) si scopre la tenuta delle Ripalte, oltre 450 ettari di macchia, boschi e sentieri a mare. Si tratta di un’ex riserva di caccia di antiche famiglie nobili e frequentata anche dall’attuale re di Spagna, ora trasformata in resort, con una grande villa che fa da albergo e villette, appartamenti e cottage sparsi sotto i pini centenari, piccole vigne e panorami impressionanti sul mare e sull’isola di Capraia. Una azienda vinicola (Meletti Cavallari) permette di assaggiare, nella nuova cantina disegnata dall’architetto Tobia Scarpa, un ottimo aleatico, un rosso di Toscana e un bianco Vermentino, biologici.
Informazioni, immagini, prezzi e pacchetti speciali (bambini fino a sette anni gratis) per un weekend sorprendente, si trovano sul sito o telefonando al 0565 94211.
Sono d’accordo l’Elba è bellissima.
ci sono stata a fine aprile,veramente splendido.Consiglio la salita al monte Capanne, per i pigri c’e’ pure una cabinovia.Non trascurate Portoferraio, che riserva autentiche sorprese,magari dopo aver letto N di E.Ferrero.
ci sono stata a fine aprile,veramente splendido.Consiglio la salita al monte Capanne, per i pigri c’e’ pure una cabinovia.Non trascurate Portoferraio, che riserva autentiche sorprese,magari dopo aver letto N di E.Ferrero.
Non mancherò di seguire il consiglio, anche perchè avevo già sentito parlare di questo angolo di paradiso creato da una nota famiglia della mia città.