Varsavia: est a sorpresa

di

Varsavia, tutta ricostruita dopo la guerra sulla base dei ritratti “fotografici” del Canaletto.
Per ascoltare i concerti dei 200 anni dalla nascita di Chopin, morto in esilio a 39 anni, sepolto a Parigi, il cui cuore lui stesso volle riportato in patria e interrato in una colonna della chiesa di Santa Croce. E per visitare il nuovo museo multimediale dedicato a lui firmato da due designer italiani, Migliore e Servetto.
Per innamorarsi della città più romantica della MittelEuropa fin dai tempi di Maria Walewska e di Napoleone.
Per scoprire una capitale vivace, giovanile, artistica, vitale e sorridente e mai arresa nonostatne distruzioni, violenze, occupazioni e disgrazie anche recenti
Per assaggiare una cucina sorprendente di ristoranti e locali come U Kucharzy (i cuochi) che se fossero a New York si direbbero di ultima tendenza.

11 pensieri su “Varsavia: est a sorpresa

  1. Anonimo

    Mi riferivo a quando i giornali, news magazine d’attualità in particolare, pubblicavano quei lunghi articoloni dove veniva elencato tutto ciò che era di dx e tutto ciò che era di sn. Si andava dalla scarpe alle città, passando per pornostar e orologi

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  2. Anonimo

    Ok, ci andrò. Però vorrei che Silvestro Serra mi suggerisse un percorso d’eccellenza all’interno di questa città piena di storia

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